Il nome, "Riviera dei Cedri", è tutto un programma. Evoca profumo di zagara e il giallo dorato di un frutto baciato dal sole, che su questo tratto di Alto Tirreno cosentino regala splendidi tramonti.

Qui trova il suo habitat ideale il pregiato Cedro di Calabria DOP, un agrume autoctono dalle caratteristiche uniche: buccia liscia e lucente, grandi dimensioni, fioritura autunnale, utilizzato in pasticceria e nella cosmesi. Grazie alla presenza di questo frutto, la Riviera dei Cedri ospita ogni anno i rabbini di tutto il mondo, che arrivano qui per scegliere i frutti migliori per la festa ebraica del Sukkot (o Festa delle Capanne), che prevede l’utilizzo dell’etrog (il cedro) nella sua variante più pregiata.

La Riviera dei Cedri (o Costa dei Cedri) è rinomata per le sue spiagge, dalle quali raggiungere le due isolette calabresi: l'Isola Dino (Praia a Mare) e l'isola di Cirella (Diamante), due veri paradisi naturalistici e parte integrante del Parco Marino Regionale "Riviera dei Cedri".

Cetraro

Cetraro è un borgo agricolo-commerciale abbarbicato su uno sperone roccioso da cui si gode uno splendido panorama della costa. Cetraro fu probabilmente la prima città marittima bruzia e la sua Marina, con il porto turistico e le strutture ricettive distribuite sul litorale, è una delle più affascinanti località della Riviera dei Cedri.

Ed è proprio dal cedro che deriva il suo nome (Citrarium), che richiama la coltivazione dell’agrume molto diffusa nella zona.

Il borgo antico, arroccato su un colle, fu distrutto dai corsari nel 1534 e gravemente danneggiato dai numerosi terremoti sia nel 1638 che nel 1905.bCetraro fu probabilmente la prima città marittima bruzia e la sua marina, con il porto turistico e le strutture ricettive, è una delle più affascinanti località della Riviera dei Cedri. Il centro storico si snoda tra viuzze, archi e suggestivi scorci e l'accesso alla città avviene attraverso tre antiche porte: Porta di Mare, di Basso e di Sopra, testimonianze monumentali di un borgo anticamente fortificato.

Diamante

Arte, gastronomia e spiagge? Diamante, la "Città dei Murales e del Peperoncino" in provincia di Cosenza, lungo la splendida Riviera dei Cedri, è la località balneare che unisce al meglio questi tre elementi.

Il motivo è semplice: Diamante, mare (Calabria) da Bandiera Blu, è tra i paesi costieri che vanta uno dei primi centri storici vivacizzati dai murales (oltre 200, a partire dagli anni '80). Com'è noto, Diamante è anche la capitale del Peperoncino Calabrese, cui ogni anno dedica l'attesissimo Peperoncino Festival, nonché sede dell'Accademia Italiana del Peperoncino.

Cirella

Cirella, anticamente Cerillae, è una località del Comune di Diamante, in provincia di Cosenza, lungo la costa tirrenica che ricade nel Parco Marino Regionale "Riviera dei Cedri".

Importante porto antico ai tempi della Magna Grecia e di Roma, Cerillae, oggi Cirella, conserva i resti dell'originario borgo medievale presso il sito archeologico dei Ruderi di Cirella, che include anche il moderno Teatro dei Ruderi, sede di importanti festival e rassegne estive. L'altro simbolo della località balneare è l'omonima isoletta, l'Isola di Cirella, la più piccola tra le due isole calabresi (dopo l'Isola di Dino).

L’antica Cerillae fu distrutta dalla flotta napoleonica all’inizio dell'Ottocento. Dell'abitato si conservano pochi frammenti, tra i quali un affresco raffigurante la Madonna degli Angeli (oggi esposto nella chiesa parrocchiale). Poco distante dalla zona dei ruderi si trovano il Convento di San Francesco e il moderno teatro.

L'Isola di Cirella, poco al largo, rappresenta un prezioso ecosistema naturale. Raggiungibile in barca, è costituita da un affioramento di roccia calcarea coperto da macchia mediterranea. La parte sommitale della collina è occupata dai resti di un'antica struttura di avvistamento, la Torre dell'Isola di Cirella (IX secolo).

Tutto attorno si aprono grotte marine da esplorare, insenature e scogliere che sprofondano in uno specchio di mare cristallino, uno dei posti migliori dove fare immersioni in Calabria e habitat ideale della preziosa Posidonia Oceanica ed esemplari di Pinna Nobilis, il più grande bivalve del Mediterraneo.

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